Durante una telefonata con Scholz, Putin chiede di cambiare l’approccio con l’Ucraina se si vuole giungere a una negoziazione.
Dopo l’ultimo dialogo avvenuto il 13 settembre, una nuova telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Putin ha avuto come oggetto l’approccio dell’Occidente con Kiev. La Russia resta aperta a negoziare, ma sicuramente l’Ucraina non sarà mai incentivata a mettere giù le armi se proprio queste verranno inviate in grandi quantità al Paese.
Stop alle armi a Kiev
Ieri Biden si era reso disponibile a parlare con il presidente russo Putin per mettere fine alla guerra. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, afferma che la Russia è sempre rimasta aperta ad una negoziazione “per garantire i nostri interessi”, specificando che l’unica soluzione possibile sono i mezzi diplomatici e pacifici. L’aggressione russa, tuttavia, non sembra poter porre fine all’operazione militare speciale in Ucraina che “continuerà certamente”.
Durante una telefonata avvenuta su iniziativa tedesca con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, Vladimir Putin ha affermato che inviare costantemente armi all’Ucraina non è “una politica distruttiva perseguita dall’Occidente”, a causa della quale Kiev respinge qualsiasi possibilità di negoziare.
E questo incoraggia gli ucraini a “commettere ulteriori odiosi crimini contro i civili”. Putin chiede alla Germania di riconsiderare questo approccio, spiega Peskov. “Ancora una volta Putin ha spiegato i dettagli dell’approccio russo alla condizione dell’operazione speciale”.